
By E. M. Cioran
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La politica dell’uomo - download pdf or read online
Los angeles rapida e massiva modernizzazione del mondo contemporaneo pone continuamente domande a cui occorre rispondere senza scivolare, com’è già successo, in illusorie quanto pericolose soluzioni totalitarie. Contro quella «invisibile finzione» messa in scena da un potere impersonale e disumanizzante, sia esso di matrice socialista o consumista, Václav Havel invita all’assunzione di responsabilità morale, quale radice di una «politica antipolitica», ovvero una politica dell’uomo, e non dell’apparato, che nasca dal cuore e non da una tesi.
Dialoghi tra morti, immortali e viventi - download pdf or read online
Trans. from German by means of Claudio Groff
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Sample text
Presente in ogni stato estetico, la fantasticheria non costituisce l’elemento centrale del tragico. Ora, ciò che vi è di estetico nella melanconia si manifesta appunto nella tendenza alla fantasticheria, alla passività e all’incantesimo voluttuoso. I suoi aspetti multiformi ci impediscono tuttavia di equipararla a uno stato estatico. Non è abbastanza frequente la melanconia nera? Ma che cos’è, in primo luogo, la melanconia dolce? Chi non conosce la strana sensazione di piacere dei pomeriggi d’estate, quando ci si abbandona ai sensi fuori da ogni problematica particolare, e il sentimento di un’eternità serena fa nascere nell’anima un senso di pace tra i più inconsueti?
E se anche fossimo aperti fino a ricevere tutto dall’altro o a leggere nelle profondità della sua anima, fino a che punto riusciremmo a illuminare il suo destino? Siamo talmente soli nella vita che ci chiediamo se la solitudine dell’agonia non sia il simbolo stesso dell’esistenza umana. Voler vivere e morire in mezzo agli uomini è segno di grave debolezza. Vi sono consolazioni possibili nei momenti della fine? E mille volte preferibile morire soli e abbandonati, senza clamori o finzioni. Provo soltanto disgusto per coloro che nell’agonia si dominano e s’impongono atteggiamenti destinati a suscitare impressione.
Così, uomini inclini all’oggettività e all’impersonalità, estranei a se stessi come alle realtà profonde, una volta prigionieri dell’amore provano un sentimento che mette in moto tutte le loro risorse personali. Il fatto che, quando sono innamorati, quasi tutti facciano della poesia mostra chiaramente che il pensiero concettuale non basta a esprimere l’infinità interiore, e che solo una materia fluida e irrazionale è in grado di offrire un’oggettivazione appropriata al lirismo. Non accade lo stesso con l’esperienza della sofferenza?
Al culmine della disperazione by E. M. Cioran
by Michael
4.2